Senso di colpa patologico: che cos’è e come gestirlo

Come capire quando colpa e rimorso sono sani o autodistruttivi

senso di colpa patologico
senso di colpa patologico

Il senso di colpa influisce sulle nostre vite in molti modi. Se da un lato è comune e normale provare rimorso per aver commesso un errore o per essersi comportati male, dall’altro diverse persone hanno a che fare con un senso di colpa estremo ed inappropriato. Il senso di colpa è un’emozione che tutti noi proviamo a un certo punto della nostra vita, ma quando è incessante e continuo, è probabile che sia di natura patologica. Cosa possiamo fare se ci sentiamo sempre colpevoli? Come possiamo aiutare un amico o un familiare che si sente sempre così? Scopriamolo insieme. 

Che cos’è il senso di colpa patologico?

Il senso di colpa si manifesta in seguito a un’azione o a un’omissione, ovvero quando si fa qualcosa che si ritiene sbagliato o quando non si fa qualcosa che invece andrebbe fatto, ma anche in seguito ad eventi in cui non si è stati coinvolti in prima persona. Quando è patologico invece, non è legato ad alcuno evento specifico. Vediamone le tipologie.

I tipi di colpa

Capire quale tipo di senso di colpa ci affligge è il primo passo per affrontare questo sentimento auto-distruttivo.

  • Colpa anticipatoria: ci si sente in colpa per aver pensato di fare qualcosa di sbagliato, che viola la morale nostra o degli altri. Ci si preoccupa che gli altri possano scoprire che siamo cattivi, anche se non abbiamo mai messo in atto questi pensieri.  
  • Colpa reattiva: ci si sente in colpa per aver commesso qualcosa che la società o noi stessi riteniamo sbagliato. Questo tipo di colpa spinge molte persone a cambiare in positivo, ma per altri è estremamente difficile da gestire. 
  • Colpa esistenziale: ci si sente in colpa per le ingiustizie che accadono nel mondo o nel luogo in cui si vive. Chi la prova si sente responsabile per la sofferenza altrui. 
  • Colpa disadattiva: si prova un forte senso di colpa per eventi su cui non si ha alcun controllo. Questo sentimento può portare a vivere un senso di colpa cronico e ha gravi effetti sulla salute mentale.  

Sintomi del senso di colpa patologico

Se ci sentiamo sempre in colpa o se il rimorso ci impedisce di vivere la nostra quotidianità, potremmo soffrire di senso di colpa patologico. Alcuni dei sintomi più comuni di questa patologia sono:

  • ansia frequente
  • difficoltà a dormire
  • piangere continuamente
  • fissarsi sul passato
  • tensione muscolare
  • disturbi gastrici
  • intensi sentimenti di rimorso
  • sentirsi responsabili per cose che non dipendono da noi
  • chiedere scusa in continuazione 
  • scarsa concentrazione
  • insonnia
  • isolamento sociale

Quali sono le cause del senso di colpa patologico?

Sebbene non sia ancora stata identificata una causa precisa, ci sono diversi fattori che favoriscono lo sviluppo di questa patologia. Tra questi troviamo:

  • disturbi mentali: il rimorso eccessivo è un sintomo di diversi disturbi mentali, tra cui i disturbi ossessivo-compulsivi (DOC) e la depressione. Anche chi soffre di ansia spesso ha questa patologia, perché tende a rimuginare sul passato. 
  • traumi infantili: punire o accusare in continuazione i bambini di aver fatto qualcosa di sbagliato può indurli a sentirsi responsabili anche per eventi negativi che non dipendono da loro. Nel tempo, questo può portarli a sentirsi costantemente in colpa, a sviluppare la depressione o, in casi estremi, ad avere pensieri suicidi. Questi sentimenti spesso permangono fino all’età adulta, se non si impara a gestire il trauma.
  • convinzioni religiose: la colpa può essere un sottoprodotto di alcune tradizioni e insegnamenti religiosi. Ad esempio, ci si potrebbe sentire in colpa se non si riesce a seguire i principi della religione con cui si è cresciuti. 
  • norme culturali: può essere difficile violare le norme della propria cultura, anche quando si sviluppano dei valori propri da adulti.  
  • cerchie sociali: è normale preoccuparsi dell’opinione altrui, ma quando ci si sente costantemente giudicati dai propri pari, si può arrivare a soffrire di senso di colpa patologico.  

Teorie

Sviluppo durante l’infanzia

Le esperienze che viviamo durante l’infanzia plasmano il modo in cui vediamo il mondo. Alcuni studiosi ritengono che il senso di colpa è qualcosa che ci viene insegnato da bambini. Se si cresce con una visione distorta di colpa e responsabilità, è molto probabile soffrire di senso di colpa patologico da adulti. 

Automatismi di pensiero negativi

Diversi esperti credono che le distorsioni cognitive, ovvero i meccanismi di pensiero automatici negativi, siano la causa principale del senso di colpa patologico. Alcuni esempi di queste distorsioni sono il pensiero dicotomico, ovvero il “tutto o niente”, e l’inferenza arbitraria, ovvero il saltare subito alle conclusioni. La terapia cognitivo-comportamentale insegna a modificare questi automatismi di pensiero e, pertanto, può essere molto utile per combattere il senso di colpa patologico.   

Come affrontare il senso di colpa patologico

Il senso di colpa, quando è costante ed eccessivo, può causare un notevole stress. Per fortuna, ci sono molte strategie a cui possiamo ricorrere per alleviarlo e gestirlo quando si manifesta. Eccone alcune.

Analizzare i propri sentimenti

Ignorare le emozioni negative può essere allettante, soprattutto quando ci si sente sempre in colpa. Tuttavia, validarle e capire da dove provengono è il modo migliore e più costruttivo per gestirle. Riconoscere e analizzare i propri sentimenti aiuta ad andare avanti più velocemente.  

Cambiare prospettiva

Il senso di colpa patologico ci porta a vedere il mondo intorno a noi attraverso un filtro negativo. Vederlo da un’altra prospettiva aiuta a reagire diversamente. Ad esempio, se abbiamo la tendenza a rimuginare sugli errori del passato, proviamo a concentrarci sui cambiamenti positivi da attuare nel futuro.

Essere gentili con noi stessi

La perfezione è un traguardo irraggiungibile. Invece di criticarci per ciò che riteniamo di aver fatto male, dovremmo imparare a perdonarci. Prendiamoci del tempo per ricordarci che abbiamo anche tante qualità positive. Facciamo del nostro meglio per trattarci con la stessa compassione che mostriamo agli altri. Prendiamoci cura di noi stessi e ritagliamoci del tempo per riposare, rilassarci e imparare come gestire lo stress emotivo che la colpa e la vergogna ci provocano.

Concentrarsi sul bello che c’è nella nostra vita

Il senso di colpa può essere totalizzante, soprattutto quando è patologico. Diamoci la possibilità di pensare a quanto di bello accade nella nostra vita. Iniziamo a tenere un diario della gratitudine e annotiamo tutto ciò per cui siamo grati, in modo da reindirizzare tutti i pensieri negativi. È stato dimostrato che la gratitudine è uno strumento molto efficace per cambiare il proprio modo di pensare e il proprio approccio alla vita, anche quando ci si sente in colpa.

Aprirsi con amici e familiari

A volte, raccontare agli amici come ci sentiamo può aiutarci a vedere le cose sotto un’altra luce. Amici e familiari di fiducia possono offrire supporto, consigli e incoraggiamento. Tutti hanno a che fare con emozioni negative; poter contare su un sistema di supporto sociale aiuta ad affrontarle più facilmente.

Provare la psicoterapia

Se soffriamo di senso di colpa psicologico, è bene farci aiutare da un professionista della salute mentale. Un terapeuta può aiutarci a comprendere i nostri sentimenti e la loro origine. La psicoterapia insegna a gestire le emozioni – tutte, non solo il senso di colpa – in maniera sana.

In conclusione

Se avete delle domande sul rimorso o sul senso di colpa, rivolgetevi ai professionisti di Belproblema: insieme a loro riuscirete a trovare le risposte che cercate. Belproblema fornisce terapia online a prezzi convenienti. Che siate in ufficio, a casa o in vacanza, potrete sempre contare sul supporto via chat o videochiamata del vostro psicologo di fiducia. Iniziate a stare bene da adesso.

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Mattia Furia

Specializzato in Psicoterapia Cognitiva, incentrata sul presente, sulle risorse individuali e sulla possibilità di verificare i progressi compiuti.

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