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Perché ci vergogniamo? Di cosa ci vergogniamo? Ci vergogniamo, di quello che non abbiamo, dei pensieri che facciamo, di parti del nostro corpo che non ci piacciono. Insomma ci possiamo vergognare di tante cose. Quindi la persona che si vergogna tende a sentirsi, confusa, giudicata, scomoda; nella maggior parte dei casi vorrebbe sparire e non essere vista.
Che cos’è la Vergogna?
Con il termine vergogna intendiamo quel profondo e amaro turbamento che proviamo quando pensiamo di aver agito in maniera disonorevole o riprovevole, e ciò provoca un profondo sconforto e disagio. La vergogna è una delle 5 emozioni di base ed ha una complessità maggiore rispetto alle altre poiché si basa sulla percezione che si ha di sé stessi. Rientra in quello che molti studiosi chiamano Autocoscienza. Pertanto il sentimento della vergogna si fonda su una valutazione che la persona fa di Sé. Ma spesse volte si tratta di una valutazione non coerente con la realtà.
Cosa succede quando ci vergogniamo?
Le risposte alla vergogna sono molteplici, ecco qui di seguito alcune: molte persone hanno delle espressioni facciali di autocontrollo (arrossire, mordicchiarsi la lingua, le labbra, fare smorfie con il naso, aggrottare la fronte, sorridere forzatamente), cambiamenti nella postura (ad esempio ripiegamento del corpo), evitamento, abbassamento o distoglimento dello sguardo, abbassamento del tono di voce, comportamenti stereotipati (come ad esempio toccarsi freneticamente i capelli).
Per quanto riguarda invece le risposte psicofisiologiche, succede che il battito del cuore aumenta provocando un incremento della pressione sanguigna, mentre la temperatura corporea diminuisce. In un secondo momento interviene il sistema parasimpatico che rallenta ulteriormente le risposte cardiache mentre la temperatura cutanea si abbassa ulteriormente.
Quindi le reazioni sono molto complesse e le persone che sentono vergogna vivono questa complessità.
Alcune strategie per superare la vergogna
Come possiamo cercare di vincere questa emozione? Il primo passo è quello di riconoscerla e comprenderla ed alla fine trovare un significato del perché essa si manifesta. Come abbiamo detto prima, la vergogna fondamentalmente trae origine da 3 motivi:
- Eccessiva consapevolezza (la persona che prova vergogna è troppo concentrata su di sé e si dimentica che gli altri sono altrettanto concentrati su loro stessi)
- Eccesiva ridondanza ai propri errori (la persona che prova vergogna si prende troppo seriamente ed è convinta di sbagliare, per combatterla può servire un po’ di autoironia)
- Pensiero negativo (la persona che prova vergogna è pessimista, ed è convinta dei propri pensieri, occorre associare a questi pensieri negativi anche alcuni più ottimisti)
6 Passi per affrontare la Vergogna e l’imbarazzo
Ogni problema non ha una soluzione facile, ma ogni soluzione richiede un’azione e un significato. Pertanto vi proponiamo 6 passi per affrontare la vergogna:
- Immaginare di trovarsi in situazioni imbarazzanti (questo esercizio abitua il cervello così quando la persona si troverà realmente in una situazione imbarazzante avrà più controllo di ciò che prova e sente);
- Creare appositamente delle situazioni imbarazzanti al fine di abituarsi alla sensazione di vergogna
- Un’altra soluzione può essere creare una motivazione superiore alla paura di avere vergogna (ad esempio quella di pensare che se farò un qualcosa di cui mi sarei vergognato, questo mi appagherà in maniera maggiore)
- Utilizzare dei pensieri potenzianti che ci convincono di potercela fare (affinché la nostra parte inconscia ne sia influenzata)
- Cercare l’interazione con altre persone (occorre sempre cercare di stare con altre persone per esprimere cosa si prova al fine di superare la vergogna)
- Occorre fare cose imbarazzanti con altre persone per superare la vergogna (occorre pensare ogni giorno per dieci minuti di fare qualcosa che provochi imbarazzo assieme ad altre persone)
Alla base di tutto occorre ricordare che per superare qualunque problema serve avere fiducia in se stessi, nelle proprie capacità e per fare questo bisogna necessariamente comprendere, vivere, elaborare e dare un significato alle emozioni che proviamo.
Questi semplici esercizi possono aiutare a farlo.
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Valeria Accordi
Psicologa Clinica e della Salute ad Orientamento Umanistico-Esistenziale. Specializzata in Psico-Oncologia, da sempre il faro acceso del mio cammino.