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L’ansia sociale è un disturbo che può colpire chiunque, ma l’ansia sociale in adolescenza merita un discorso a parte. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale della Salute Mentale americano (NIMH) questo disturbo affligge ben il 32% dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni. Conoscerne i sintomi, capirne le cause e come può influenzare la vita di un adolescente è quindi fondamentale per affrontarla e gestirla al meglio.
Sintomi dell’ansia sociale in adolescenza
Ogni genitore spera che il proprio figlio sia sempre felice e in salute; purtroppo però, molti adolescenti finiscono per soffrire di ansia sociale. Sono molti i sintomi che possono segnalarci la presenza di questo disturbo. Conoscerli può aiutarci a capire come supportare al meglio i nostri figli. Vediamo i più comuni:
- avere estrema difficoltà a intrattenere una normale conversazione con altre persone
- evitare a tutti i costi di ritrovarsi al centro dell’attenzione
- provare ansia all’idea di interagire con gli altri, soprattutto con gli estranei
- sentirsi a disagio in mezzo agli altri
- essere terrorizzati all’idea di sentirsi in imbarazzo
- avere vuoti di memoria durante gli eventi sociali
- essere molto autocritici sulle proprie interazioni
- preoccuparsi molto e molto in anticipo rispetto all’evento
- avere il terrore di essere giudicati
- avere una scarsa autostima
- evitare qualsiasi contesto in cui è prevista un’interazione sociale
- tremare, sudare, arrossire, avere il battito accelerato durante un’interazione sociale
- avere difficoltà a farsi degli amici
- avere difficoltà a mantenere una relazione
- avere nausea o mal di stomaco quando si è in mezzo agli altri
- sentirsi confusi in un qualsiasi contesto sociale
- avere attacchi di diarrea o tensione muscolare quando si è in mezzo agli altri
Cause dell’ansia sociale in adolescenza
L’ansia sociale in adolescenza può essere causata da una serie di fattori biologici e ambientali, mentre una predisposizione genetica e certi tipi di comportamenti acquisiti possono favorirne la comparsa. Per fattori ambientali si intende il contesto familiare in cui l’adolescente cresce. Ad esempio, i figli dei genitori fobici sono più inclini a manifestare fobie, così come i figli dei genitori iperprotettivi hanno più difficoltà a orientarsi in un contesto sociale senza provare ansia. Un’altra causa nota è l’iperattività dell’amigdala, la parte del cervello che gestisce il modo in cui si reagisce alla paura. Quando è iperattiva, provoca una paura costante, che contribuisce allo sviluppo della fobia sociale.
Altri fattori di rischio per l’ansia sociale in adolescenza:
- Il carattere dell’adolescente
- L’insicurezza
- Nuovi contesti sociali
- Eventi passati traumatici
Ansia sociale: come cambia la vita di un adolescente
L’ansia è un sentimento comune a tutti. È normale sentirsi intimiditi in particolari situazioni. Affrontare un’interrogazione a scuola, fare un colloquio di lavoro, praticare uno sport per la prima volta o incontrare una persona nuova sono tutte attività che possono aumentare i nostri livelli di stress e ansia. Se quest’ansia però ci attanaglia ogni giorno, a prescindere dall’occasione, è probabile che si tratti di fobia sociale.
L’ansia sociale può influire su qualsiasi aspetto della vita di un adolescente, che potrebbe avere difficoltà a:
- entrare in una stanza affollata
- usare un bagno pubblico
- entrare in classe
- mangiare davanti agli altri
- iniziare una conversazione
- partecipare a feste e raduni
- uscire con un ragazzo/a
- parlare con gli estranei
- tenere un discorso
- guardare l’altro negli occhi
Come aiutare un adolescente che soffre di ansia sociale
Ci sono diverse cose che possiamo fare per aiutare i nostri figli adolescenti a gestire la loro ansia sociale. Innanzitutto, dobbiamo essere pazienti e comprensivi. Evitiamo di giudicare e proviamo a suggerirgli una di queste strategie.
Concentrarsi sugli altri
L’ansia sociale può portare gli adolescenti a sentirsi persi, intrappolandoli nelle loro paure e impedendogli di concentrarsi su ciò che di positivo hanno intorno. Incoraggiamoli a iniziare o a unirsi a una conversazione già in corso. Spostare l’attenzione da loro stessi agli altri può aiutarli a rilassarsi e a distrarsi dalle loro preoccupazioni, almeno per un po’. Ricordiamogli che l’ansia si nutre dei pensieri negativi.
Combattere i pensieri negativi
Chi soffre di ansia sociale è spesso tormentato da pensieri negativi particolarmente intrusivi. La paura è ciò che determina il comportamento in qualsiasi contesto sociale; si ha paura di sentirsi in imbarazzo, si ha paura di rendersi ridicoli di fronte agli altri. I pensieri negativi possono espandersi al punto da distorcere la percezione della realtà dell’adolescente, portandolo a mal interpretare le reazioni degli altri nei suoi confronti. Sforzarsi di combattere questa presenza intrusiva può fare la differenza. Per prima cosa, bisogna individuare i pensieri negativi. In seguito, bisogna iniziare a affrontarli facendosi le giuste domande: Chi me l’ha detto? Perché sto pensando questa cosa? Come faccio a sapere che è vero?
Sforzarsi di essere più socievoli
Farsi nuovi amici e cercare dei contesti sociali che possono offrire supporto è un ottimo modo per iniziare a essere più socievoli. Si può partire da qualcosa di molto semplice, come salutare un compagno di classe o chiedere a un amico cosa farà il weekend. Gradualmente, si inizierà a acquisire più sicurezza e a provare meno ansia.
Come curare l’ansia sociale in adolescenza
Per quanto sembri impossibile da gestire, l’ansia sociale in adolescenza è curabile. Se ci rendiamo conto che nostro figlio non riesce a farcela da solo, proponiamogli di provare con la psicoterapia. Gli psicoterapeuti di Cozily offrono il loro supporto online, tramite Whatsapp o videochiamata: la miglior soluzione per un adolescente pieno di impegni.
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Anna Galtarossa
Specializzata in Psicoterapia Sistemico-Relazionale, utilizzata considerando la persona all'interno dei contesti relazionali di cui fa parte per poterle offrire sostegno in un momento di disagio e di difficoltà.