Rabbia adolescenziale. Come gestire un figlio aggressivo

Consigli pratici per aiutare i nostri figli a elaborare la rabbia e a comunicare

Rabbia adolescenziale

Gli anni dell’adolescenza sono solitamente i più impegnativi per i genitori. Avere a che fare con un figlio aggressivo è sfiancante, sia a livello fisico che emotivo e, sfortunatamente, è qualcosa che non si può evitare. La rabbia adolescenziale è infatti molto comune. Comprendere i motivi di questi scatti d’ira occasionali (o ricorrenti) può aiutarci a aiutare nostro figlio nel modo giusto.

Cosa scatena la rabbia adolescenziale?

Non ci sorprenderà sapere che gran parte della rabbia adolescenziale è dovuta agli ormoni. I ragazzi non sanno come gestire le loro emozioni in generale, figuriamoci quando sono preda di un attacco di rabbia. Un’altra ragione sta nel cervello: la corteccia frontale, che ha in carico la gestione delle emozioni, è ancora in fase di sviluppo durante l’adolescenza, per cui non funziona come quella di un adulto. Ormoni e sviluppo cerebrale non sono però le uniche cause degli attacchi d’ira. Spesso i ragazzi sono sopraffatti da frustrazione, dolore, tristezza e impotenza, tutte emozioni che non sanno come elaborare. Insegnargli delle strategie per esprimerle in modo sano è la cosa migliore che possiamo fare per loro.  

Consigli per aiutare i nostri figli a gestire la rabbia

1: Riconoscere i segni della depressione

A volte la rabbia adolescenziale è sintomo di qualcosa di più grave, come la depressione. Riconoscerne i sintomi è pertanto fondamentale. Nel caso di depressione adolescenziale, i più comuni sono:

  • Cambiamento della routine: improvviso calo del rendimento scolastico, improvviso abbandono di discipline sportive o attività creative, mancanza di energia, etc.
  • Uso o abuso di droghe o altre sostanze
  • Scappare di casa
  • Dipendenza da tablet o smartphone 
  • Improvviso calo dell’autostima
  • Comportamenti violenti, soprattutto nei maschi
  • Comportamenti irresponsabili o ad alto rischio: guida in stato di ebrezza, sesso non protetto, ubriacarsi fino a star male

2: Stabilire una connessione profonda

Per quanto sembri difficile, è la soluzione migliore per aiutare i nostri figli a gestire la rabbia adolescenziale. Anche se spesso sembra che non vogliano avere niente a che fare con i genitori, tutti i ragazzi adolescenti cercano il loro amore e la loro approvazione. Una comunicazione aperta, con interazioni dirette, è il modo giusto per creare una connessione più profonda. Come fare nel concreto?

  • Mostriamoci sempre calmi e rilassati
  • Evitiamo i giudizi e le prediche
  • Rinforziamo l’idea che siamo stati adolescenti anche noi
  • Cerchiamo dei modi concreti per rinforzare il legame: giocare a calcio, fare shopping, andare al giapponese, etc.

Così facendo, creeremo uno spazio sicuro e accogliente che invoglierà i nostri figli ad aprirsi.

3: Aiutarli a trovare un equilibrio

Al giorno d’oggi, gli adolescenti sono impegnati tanto quanto gli adulti, tra scuola, sport, corsi creativi e uscite con gli amici. La mancanza di sonno, unita alla pressione di non deludere le aspettative della famiglia, può portarli a manifestare un sentimento generico di rabbia. Aiutiamo i nostri figli a trovare un equilibrio. È importante che siano consapevoli dello stress che provano e che adottino delle strategie per decomprimere, che sia fare delle brevi pause dallo studio o un po’ di meditazione.

4: Insegnargli a prendersi cura di se stessi 

Aiutare i nostri figli a capire quanto sia importante prendersi cura di sé è estremamente utile. Prima imparano a farlo, meglio è. Incoraggiamoli a ritagliarsi un momento della giornata da dedicare a una piacevole distrazione (leggere un libro, fare una passeggiata o guardare un video su YouTube.) Persino una singola pausa di 15-30 minuti può fare la differenza in una settimana frenetica. Anche mangiare sano e dormire a sufficienza sono modi per volersi bene. Entrambi servono a migliorare umore e concentrazione.

5: Incoraggiare l’attività fisica

Diversi studi hanno dimostrato che aumentare la frequenza cardiaca migliora l’umore e stimola la produzione di dopamina. Se abbiamo un figlio adolescente che fatica a gestire la rabbia, cerchiamo di incoraggiarlo a fare attività fisica. Non serve iscriversi a una palestra; correre, andare in bici o seguire una semplice routine di esercizi a casa è più che sufficiente per ottenere un cambiamento.

6: Consigliargli degli sfoghi creativi

La creatività nutre l’anima e favorisce un atteggiamento positivo. Disegnare, fare teatro, ascoltare musica: qualunque sia l’attività che stimola nostro figlio, può essergli di grande aiuto per sfogare la rabbia adolescenziale e elaborarla in maniera creativa.

7: Riconoscere i trigger

Identificarne le cause scatenanti è lo strumento più potente per gestire la rabbia. Se si riconoscono, si possono evitare o persino sfruttare per comprendere meglio l’attacco d’ira e impedirgli di prendere il controllo.  

Consigli per i genitori di un figlio aggressivo

Non facciamoci intimorire dall’aggressività dei nostri figli. Per quanto possano essere scostanti e antipatici, sanno che quello che facciamo lo facciamo perché siamo sinceramente preoccupati e perché gli vogliamo bene, e troveranno un modo per farcelo capire (prima o poi, anche molto poi).

1: Dare ascolto alle sue emozioni

Non si tratta di ascoltare passivamente, ma di capire davvero quello che nostro figlio sta dicendo. Rassicuriamolo, facciamogli sapere che ci siamo. Validiamo le sue emozioni e aiutiamolo a capire che la rabbia non è sbagliata di per sé, soprattutto in seguito a un’ingiustizia.

2: Evitare di criticare le sue decisioni

Per quanto sia difficile, dobbiamo evitare di criticare nostro figlio per le sue scelte. Facciamogli capire, usando un linguaggio positivo, che ci sono varie opzioni. I giochi di ruolo e i confronti diretti possono aiutarlo a prendere decisioni migliori. Anche se siamo in totale disaccordo con lui, prendiamoci un momento, contiamo fino a 10, e ricordiamoci che il nostro obiettivo è creare una connessione con lui. Se nostro figlio ci vede reagire ogni volta in maniera negativa o aggressiva, alla fine smetterà di parlarci.

3. Ritagliamoci uno spazio per noi

Diciamocelo… crescere un figlio è dura! Non dimentichiamoci di mettere in pratica i consigli che dispensiamo: il tempo per noi stessi dobbiamo trovarlo anche noi. Prendersi cura di sé aiuta a essere genitori migliori, più pazienti e comprensivi, e a gestire meglio la rabbia adolescenziale dei figli che, ricordiamo, è una fase destinata a concludersi.

Rabbia adolescenziale: quando chiedere aiuto

Se è vero che la rabbia è un’emozione del tutto normale, persino sana a volte, è anche vero che è estremamente problematica se estrema o fuori controllo. Se ci rendiamo conto che nostro figlio ha oltrepassato il limite della rabbia sana, allora dobbiamo chiedere aiuto a un professionista della salute mentale.  La terapia di gestione della rabbia, l’arteterapia o la terapia di gruppo sono le soluzioni più indicate per aiutare gli adolescenti a esprimere le loro emozioni. Un terapeuta è inoltre in grado di capire se questa rabbia incontrollabile è legata a un disturbo mentale, optando per una terapia specifica.

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Federica Catalano

Specializzata in Psicoterapia ad orientamento psicoanalitico rivolta al trattamento di problematiche tipiche dell'età adulta o adolescenziale.

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