Effetti dei social media sugli adolescenti

Come proteggere i nostri figli dai pericoli del cyberspazio

effetti dei social media
effetti dei social media

I social media sono in continua evoluzione e all’apice della popolarità, e la loro forte influenza sugli adolescenti non accenna a diminuire. Solitamente venduti come strumenti di connettività e condivisione, rappresentano in realtà una sfida non indifferente per le generazioni più giovani. Gli effetti dei social media sugli adolescenti sono molteplici e svariati; cyberbullismo, problemi di salute mentale e privacy, dipendenza, sono sono alcuni tra quelli più pericolosi. Se siete genitori, vi sarete già chiesti in che modo i social influenzino i vostri figli. In questo articolo, scoprirete tutto quello che c’è da sapere.

In che modo i social influenzano i teenagers?

I social hanno una profonda influenza sui teenagers. Possono plasmare il modo in cui percepiscono se stessi e in cui interagiscono gli uni con gli altri. Possono anche impattare sullo sviluppo delle loro abilità sociali e sulla loro autostima. Per quanto sia innegabile che favoriscano l’interazione sociale, i social media hanno anche effetti molto negativi sulla salute mentale.

Cyberbullismo e molestie online

Il cyberbullismo e le molestie online possono essere classificati come azioni violente ripetute e intenzionali compiute tramite la tecnologia – app di messaggistica, piattaforme social o online. Queste azioni includono umiliazioni, estorsioni e minacce. Le vittime del cyberbullismo possono sviluppare diversi tipi di disturbi mentali, come isolamento, depressioneansia sociale e autolesionismo. In casi estremi o prolungati, possono anche portare a pensieri o atti sucidi. 

Gli studi americani su adolescenti e social media mostrano dati sconcertanti: quasi la metà (46%) dei teenagers sono stati vittime di almeno un tipo di cyberbullismo e il 28% di più d’uno. In Italia, secondo gli ultimi dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children – HBSC Italia 2022, nella fascia di età 11 anni risultano vittime di cyberbullismo il 17.2% dei maschi e il 21,1% delle femmine; i 13enni coinvolti sono il 12,9% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze; gli adolescenti di 15 anni sono il 9,2% dei maschi e l’11,4% delle femmine.

Consigli per identificare e affrontare il problema del cyberbullismo

Se abbiamo paura che nostro figlio sia vittima di cyberbullismo, ma non ne siamo sicuri, proviamo a considerare i seguenti segnali:
• cambiamento improvviso di personalità: lo vediamo chiudersi in se stesso, sempre arrabbiato o triste e ansioso
• nervosismo e stress emotivo dopo un’interazione online
• calo del rendimento scolastico
• lo vediamo solo, depresso e stressato
• evita la scuola e/o le interazioni sociali
• cambia frequentazioni e gruppi di amici
• cambiamenti nelle abitudini del sonno e nella dieta

Come affrontarlo:

• cerchiamo il supporto della scuola
• teniamo traccia di qualsiasi interazione, che sia per email, messaggi o chat online
• segnaliamo l’atto di bullismo alla piattaforma social in cui è avvenuto
• evitiamo ritorsioni
• cambiamo le impostazioni della privacy
• blocchiamo, silenziamo o togliamo l’amicizia al bullo
• contattiamo la polizia

Effetti dei social media sulla salute mentale

I social media espongono gli adolescenti in maniera pressoché costante a immagini e contenuti confezionati per essere perfetti, cosa estremamente nociva per la loro salute mentale. Questa esposizione li costringe infatti a un confronto irrealistico con gli altri, mina la loro autostima e favorisce la depressione. I rischi per la salute mentale sono uno degli effetti più preoccupanti che i social hanno sui giovani. Circa il 93% di chi è stato bullizzato afferma che l’esperienza abbia avuto un forte impatto negativo sulla loro vita, e che li abbia portati a sentirsi tristi, inermi e privi di speranza.

Depressione

Gli studi dimostrano che gli adolescenti che trascorrono più di tre ore al giorno sui social sono più a rischio di sviluppare depressione e ansia. Questo a causa di alcuni fattori tra cui la pressione dei pari o i sentimenti di inadeguatezza che provano quando sentono che la loro vita non è abbastanza emozionante o soddisfacente.

Ansia

La paura di essere esclusi (in inglese “FOMO”, fear of missing out) è una delle problematiche connesse a un uso massiccio dei social. Vedere gli amici che si divertono senza di noi o non essere invitati a certi eventi porta a sentirsi esclusi e aumenta l’ansia.

Problemi di auto-percezione

I problemi di percezione del proprio corpo sono strettamente legati all’utilizzo dei social. Gli adolescenti regolarmente esposti a foto ritoccate e manipolate tendono ad avere un’immagine negativa del loro corpo, cosa che li porta a sviluppare disordini alimentari come l’anoressia o la bulimia. L’associazione degli psicologi americani (APA) ha scoperto che c’è una connessione diretta tra un ridotto utilizzo dei social e il miglioramento dell’auto-percezione.

Privacy e sicurezza

I social media forniscono ai giovani ampio spazio per esprimersi, ma mettono a rischio la loro privacy e la loro sicurezza. La condivisione di informazioni personali li può rendere bersagli perfetti per furti di identità e di dati sensibili. Inoltre, le interazioni online con sconosciuti, a volte adulti, li mette a rischio di stalking, cyberbullismo e sfruttamento. Ecco perché è necessario impostare in maniera adeguata la privacy e conoscere alcune nozioni base di sicurezza informatica.

Impostazioni della privacy

Impostare la privacy sui siti di social networking può essere complesso, motivo per cui spesso i giovani non se ne preoccupano. È tuttavia prioritario che imparino a gestire la visibilità del loro profilo (pubblica, privata, solo amici, etc), perché questo determina chi vede cosa.

Navigare online in sicurezza

Ci sono anche altri passi da seguire per navigare online in sicurezza proteggendo la nostra salute mentale. Ad esempio:
• interagire solo con amici che conosciamo nelle chat private
• essere cauti nell’accettare richieste di amicizia di sconosciuti
• non rivelare mai dati sensibili come l’indirizzo di casa o il numero di telefono
• imparare a riconoscere le truffe e i tentativi di phishing

Traccia digitale

Infine, insegnare ai teenagers come postare online in maniera appropriata li aiuta a mantenere la loro traccia digitale (in inglese digital footprint) integra. Ogni post e interazione sui social media contribuisce a questa traccia, che rimane scolpita nel cyberspazio in maniera permanente.

Come aiutare gli adolescenti a utilizzare i social media

Dal momento che c’è un’evidente correlazione tra l’uso dei social media e il suicidio, il ruolo dei genitori nell’aiutare i figli a navigare online diventa letteralmente questione di vita o di morte. Ecco alcune strategie per limitare gli effetti dei social media sui ragazzi.

Stabilire delle regole sull’utilizzo di computer e social media

Stabilire delle regole è il primo passo per aiutare gli adolescenti ad avere un rapporto sano con la tecnologia. Per favorire l’autostima positiva, impostiamo dei limiti chiari sull’utilizzo dei device a cui hanno accesso. Incoraggiamo i ragazzi a trovare un equilibro tra tempo online e offline, suggerendogli attività sportive o creative. Una sovraesposizione ai social, soprattutto non supervisionata, è spesso l’elemento dominante della vita di un adolescente.

Impostare un tempo massimo di utilizzo di smartphone e pc

Il tempo trascorso davanti agli schermi non dovrebbe essere infinito. Impostare un tempo massimo ragionevole di utilizzo può fare la differenza, perché aiuta gli adolescenti ad autoregolarsi e ad essere responsabili, e favorisce inoltre la comprensione del giusto utilizzo della tecnologia.

Privilegiare contenuti di qualità

Limitare il tempo trascorso davanti agli schermi è importante, ma è altrettanto importante discutere della qualità dei contenuti di cui si fruisce. Video divulgativi e discussioni costruttive sono di sicuro più utili dello scroll passivo.

Promuovere interazioni online positive

Se da un lato i social offrono ai ragazzi svariate opportunità per conoscersi e interagire, dall’altro li espongono a numerosi rischi, tra cui il cyberbullismo e la pressione dei pari. Insegnargli le abilità sociali, tra cui comunicare in maniera sana, diventa dunque fondamentale. Imparare a riconoscere gli indicatori sociali, come tono della voce e linguaggio del corpo, è particolarmente importante, dato che nelle comunicazioni via messaggio mancano completamente. Anche imparare a gestire un disaccordo in maniera rispettosa evitando attacchi personali è altrettanto importante.

Insegnargli cosa fare quando l’interazione diventa inappropriata

Non potremo sempre essere accanto ai nostri figli, quando ne avranno bisogno. Insegnargli cosa fare e come cercare aiuto prima che ne abbiano bisogno è un’ottima idea, e si può mettere in pratica facilmente con un semplice gioco di ruolo. In questo modo, qualora si ritrovassero in un’interazione online inappropriata, sapranno come agire.

Parlare della differenza tra i traguardi autentici e quelli digitali

I genitori dovrebbero sempre enfatizzare i traguardi raggiunti dai figli nel mondo reale rispetto a quelli virtuali. Per evitare un confronto negativo, è più importante che mai promuovere un ambiente in cui i ragazzi possono costruire una sana autostima, che abbia radici in qualcosa di concreto, non in qualcosa di passeggero come la popolarità sui social. I ragazzi dovrebbero essere valorizzati e orgogliosi dei loro successi, non basare la loro autostima sul numero dei like o delle visualizzazioni che ricevono.

Scegliere una piattaforma online adeguata

Scegliere la giusta piattaforma richiede un’attenta valutazione: bisogna valutare non solo i bisogni del ragazzo, ma anche il suo comportamento e il suo livello di maturità. Bisogna inoltre tener presente quanto siamo in grado di monitorare le sue attività online. Ad esempio, mentre è facile tenere sotto controllo un profilo Instagram, verificare le interazioni su Snapchat è più complicato, perché i messaggi spariscono.

Cercare un aiuto professionale per i nostri figli

Affrontare le varie sfide che gli effetti dei social media hanno sugli adolescenti può essere impegnativo. Se vi sentite sopraffatti, cercate l’aiuto di un professionista della salute mentale specializzato in adolescenti. Belproblema è una risorsa affidabile che può aiutare genitori e figli a districarsi dai pericoli dei social. La terapia online è uno strumento prezioso che gli adolescenti possono sfruttare per confrontarsi con uno psicologo online sul ruolo della comunicazione digitale nella loro vita e sui suoi effetti.

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Mattia Furia

Specializzato in Psicoterapia Cognitiva, incentrata sul presente, sulle risorse individuali e sulla possibilità di verificare i progressi compiuti.

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