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Quando si sente il termine crisi di mezz’età, la prima immagine che viene in mente è quella di un uomo che ha lasciato la moglie per una donna più giovane, che ha cambiato la sua auto familiare per una sportiva a due posti e che si è fatto crescere i capelli. Ma quanto è realistica questa immagine? E quanto è realistica la crisi di mezz’età? La crisi di mezz’età si verifica solitamente tra i 40 e i 60 anni, quando una persona si ritrova a ripensare con tristezza ai tempi ormai andati della sua giovinezza e a combattere con la vecchiaia imminente e un senso di morte incombente. Ma le cause di questa crisi possono essere ben più variegate e complesse. La mezz’età si può descrivere come un crogiuolo di emozioni in cui convergono miriadi di fattori e eventi, causando dubbi, paura, tristezza o rabbia. Questo vale sia per gli uomini che per le donne, ma è più comune nella cultura occidentale.
Quali sono i sintomi della crisi di mezz’età?
Ma come facciamo a sapere se stiamo vivendo una crisi di mezz’età? Secondo l’Associazione Americana degli Psicologi, i segni di una crisi emotiva coincidono con un evidente e improvviso cambiamento nel comportamento, come ad esempio: smettere di curare la propria igiene personale, cambiare radicalmente il proprio ritmo del sonno, perdere o aumentare di peso, avere sbalzi di umore, prendere le distanze dalle vecchie abitudini e dalle relazioni. Altri sintomi includono:
- Stanchezza
- Noia: quello che prima ci appagava ora ci annoia
- Inquietudine o frenesia
- Interrogarsi sul senso e lo scopo della vita
- Confusione
- Sogni ad occhi aperti
- Frequente irritabilità
- Tristezza persistente
- Aumento delle compulsioni: indulgere nell’alcol o nel cibo
- Aumento o calo del desiderio sessuale
- Sentirsi molto più ambiziosi o smettere del tutto di esserlo
- Relazioni extra, soprattutto con persone più giovani
Interrogarsi sul senso della vita e preoccuparsene è del tutto normale, quando si arriva alla mezz’età. Si raggiunge il culmine della nostra performance in termini di salute, famiglia, carriera e vita sociale, e questo ci travolge, sopraffacendoci, portandoci ad avere mille dubbi e paure. Pensiamoci. Una persona di mezz’età potrebbe ritrovarsi a dover badare non solo ai suoi figli, ma anche ai suoi genitori o ad altri parenti. Potrebbe aver già subito un divorzio, aver scoperto di avere una malattia cronica o aver provato l’esperienza di perdere una persona cara, o ancora aver avuto difficoltà economiche. Tutto questo può portare ad un profondo senso di disillusione e disperazione.
Crisi di mezz’età o depressione?
I sintomi di una crisi di mezz’età spesso assomigliano a quelli della depressione. Se la prima può essere una semplice fase di transizione, la seconda è un disturbo mentale grave, spesso cronico. La più grande differenza tra le due è che i sintomi della depressione sono quotidiani e perdurano per settimane o mesi. La depressione inoltre non dipende dall’età; tutte le fasce di età possono esserne soggette. È inoltre una condizione biologica, mentre la crisi di mezz’età è legata a una circostanza specifica. Purtroppo, una persona che soffre di crisi di mezz’età può anche soffrire di depressione e questo certamente non aiuta a chiarire la natura dei sintomi.
Come uscire da una crisi di mezz’età
Ci sono molte cose che possiamo fare per riprenderci da una crisi di mezz’età. Ad esempio, possiamo:
- Parlarne apertamente con amici e persone care
- Stare all’aria aperta e trascorrere del tempo nella natura
- Mangiare cibo sano e riposare a sufficienza
- Scrivere dei nostri sentimenti e delle nostre esperienze
- Leggere libri
- Viaggiare in posti nuovi
- Fare del volontariato
- Porci dei nuovi obiettivi
- Provare dei nuovi hobby
- Fare esercizio fisico
Ognuna di queste attività può aiutarci a ripensare al significato che la mezz’età ha per noi e farci andare avanti.
Quando chiedere aiuto
Se abbiamo già provato alcune o tutte le attività precedenti senza percepire dei miglioramenti significativi, potrebbe essere arrivato il momento di consultare il nostro medico o parlare con un terapeuta. Il medico potrebbe prescriverci delle terapie ormonali sostitutive o degli antidepressivi per aiutarci a combattere i sintomi fisici della crisi di mezz’età. Parlare con un professionista della salute mentale invece può aiutarci a capire le cause profonde della nostra crisi e a trovare le giuste strategie per superarla proattivamente. Parlare con uno psicologo è una buona idea soprattutto se:
- le nostre emozioni ci impediscono di dormire bene o influiscono sul nostro appetito
- abbiamo difficoltà a concentrarci sul lavoro
- stiamo rovinando i rapporti con la nostra famiglia, il nostro partner o i nostri amici a causa dei nostri sbalzi di umore o della nostra assenza
- non siamo più interessati a quelle attività che prima ci davano gioia e soddisfazione
La crisi di mezz’età può essere positiva?
Se è vero che ci sono validi motivi per chiamarla crisi, è anche vero che questo momento della nostra vita può portare dei benefici. È un periodo di riflessione, un’occasione per fare un bilancio delle decisioni che abbiamo preso in passato e che ci hanno portato fino a questo momento. Proviamo a chiederci: “Come sono arrivato fino a qui?” e pensiamo alle possibili risposte. Ad esempio, se la nostra carriera non ci soddisfa più come un tempo, forse è il momento di cambiare o di esplorare le nostre passioni, che potrebbero trasformarsi in un nuovo lavoro. Se i nostri figli sono tutti andati a vivere per conto loro, lasciandoci un senso di vuoto, potremmo pensare di fare un viaggio o iniziare un corso.
Avere una crisi di mezz’età può farci sentire come se fossimo in bilico sull’orlo di un precipizio, senza nulla a separarci dal profondo abisso della nostra mortalità. Ma quell’abisso può offrirci nuove incredibili opportunità o cambiare il modo in cui vediamo il mondo, cosa che non sarebbe stata possibile prima, all’interno dei confini sicuri della nostra vita passata. Il trauma può aiutarci a crescere, renderci resilienti e fortificarci, così che possiamo costruirci un futuro migliore.
Se stiamo vivendo una crisi di mezz’età e abbiamo bisogno di un supporto specializzato, proviamo a metterci in contatto con uno psicologo di Cozily: le sedute avvengono nella comodità di casa nostra a tariffe convenienti.
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Anna Galtarossa
Specializzata in Psicoterapia Sistemico-Relazionale, utilizzata considerando la persona all'interno dei contesti relazionali di cui fa parte per poterle offrire sostegno in un momento di disagio e di difficoltà.