Acrofobia, ovvero paura dell’altezza

Consigli per affrontare e superare la paura dell'altezza

Molti di noi si sentono nervosi quando si trovano ad altezze elevate. È del tutto normale e comprensibile. Diversi studi mostrano come persino neonati e cuccioli abbiano un’innata paura di cadere. Chi soffre di acrofobia però, ovvero chi ha paura delle altezze, può andare in panico semplicemente affacciandosi da un balcone o prendendo l’ascensore. Se questa fobia vi sta rendendo la vita impossibile, non preoccupatevi: si può superare!

Quali sono i sintomi dell’acrofobia?

Per capire se soffriamo di acrofobia vera e propria o se invece abbiamo una semplice antipatia verso le altezze, proviamo a considerare e monitorare i seguenti sintomi:

  • Senso di irrealtà
  • Senso di soffocamento
  • Respiro affannoso
  • Battito cardiaco accelerato o irregolare
  • Tremori
  • Sudorazione
  • Vertigini
  • Nausea
  • Paura di ferirsi o di morire
  • Evitare le altezze in modo ossessivo
  • Attacchi di panico

Come gestire la paura delle altezze

Chi soffre di acrofobia solitamente ha difficoltà a salire o a rimanere in luoghi elevati, come l’ultimo piano di un palazzo o un’altura, e se si impone di farlo, lo fa al costo di un forte stress. Purtroppo ci sono diverse situazioni di questo tipo che è impossibile evitare; cosa fare in questi casi? Ecco alcuni consigli:

Prepararsi mentalmente

Se sappiamo in anticipo che dovremo presenziare a una riunione all’ultimo piano o salire diverse rampe di scale, cerchiamo di ritagliarci del tempo per prepararci mentalmente.

Visualizzarsi mentre si supera la paura

Prendiamoci un momento per chiudere gli occhi e visualizzare la situazione nella nostra testa: analizziamola razionalmente e concentriamoci su tutto ciò che la rende sicura. Ripetiamo a noi stessi: “Non posso cadere, non posso farmi male,” fino a che questi pensieri non raggiungono il nostro subconscio, così quando ci sentiremo agitati o spaventati, potremo richiamarli e sentirci al sicuro.

Fare con calma

Al posto di buttarci a capofitto in una situazione che ci spaventa, affrontiamo l’acrofobia rispettando i nostri tempi. Iniziamo prefissandoci dei micro-obiettivi semplici, come stare in piedi su una sedia o avvicinarci di uno o due passi al balcone. Lavoriamoci in maniera graduale. Otterremo dei risultati prima di quanto pensiamo.

Ricordarsi di respirare

Quando si è preda dell’ansia, ci si dimentica di respirare correttamente. Questo non fa altro che peggiorare le cose, quindi assicuriamoci di far arrivare al nostro cervello ossigeno a sufficienza concentrandoci su respiri lunghi e regolari.

Non essere troppo duri con noi stessi

Le fobie non si possono sconfiggere da un giorno all’altro. Se siamo andati in panico e siamo fuggiti da una situazione sfidante, non scoraggiamoci. Siamo gentili con noi stessi. Consideriamo l’idea di cercare l’aiuto di un terapeuta professionista.

Cure per l’acrofobia

Ci sono varie terapie a cui possiamo ricorrere per superare l’acrofobia e riprendere il controllo della nostra vita.  Scopriamole.

Terapia a esposizione graduale

Sebbene necessiti di mesi o anni, questa terapia è una delle più efficaci contro le fobie. Il terapeuta assegna un compito al paziente, ad esempio salire il primo gradino di una rampa di scale, e gradualmente, ne aumenta la difficoltà: da un gradino a due, da due a tre, fino a passare ad una scala più ripida o ad un luogo più alto. Per affrontare la reazione avversa (ansia, panico) che l’esposizione allo stimolo dell’altezza comporta, il terapeuta provvede ad insegnare al paziente alcune tecniche di rilassamento muscolare e mentale, tra cui la visualizzazione e il controllo della respirazione.

Medicinali

Alcuni dei medicinali consigliati per il trattamento delle fobie sono ansiolitici e antidepressivi. Sarà il nostro medico di base a valutare se sono adatti a noi.

Terapia cognitivo-comportamentale 

A differenza degli ansiolitici, che lavorano sui sintomi, questa terapia lavora sulle cause profonde della nostra fobia. In primo luogo, si evidenziano le immagini e i pensieri negativi associati all’acrofobia; quindi si sostituiscono con elementi positivi.

Terapie complementari  

Alle sessioni con il nostro terapeuta di fiducia, possiamo abbinare ulteriori terapie per massimizzare i benefici.

  • Biofeedback. Il biofeedback utilizza dei sensori per tracciare l’andamento di alcune funzioni fisiologiche, come tensione muscolare, battito cardiaco e frequenza respiratoria. Imparando a riconoscere le reazioni fisiche che l’ansia comporta, possiamo riuscire a controllarle attraverso le tecniche di rilassamento.
  • Tecniche di rilassamento. Queste tecniche ci aiutano a sentirci meglio dal punto di vista emotivo ogni volta che affrontiamo una fobia. Visualizzazione, mindfulness, meditazione, respirazione controllata e rilassamento muscolare sono tra le più utilizzate.
  • Ipnosi. L’ipnosi aiuta le persone ad affrontare le loro paure più profonde, considerando da un’altra prospettiva lo stimolo alla base della loro fobia.

Cozily è qui per aiutarvi

Diversi studi dimostrano come la terapia online possa aiutare a superare l’acrofobia, in particolar modo quella cognitivo-comportamentale. La terapia online è flessibile e più economica rispetto a quella in presenza, e può essere un ottimo metodo per individuare le cause scatenanti della nostra fobia e aiutarci a capire come affrontarle. Cozily offre una vasta gamma di terapeuti iscritti all’albo degli psicologi, tutti a portata di clic.

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Alessandra Maghini

Specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale, esperta in disturbi d'ansia, stress, attacchi di panico, fobie e depressione.

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