Attacco di panico e disturbo da panico: cosa sono e come affrontarli

Differenza tra attacco e disturbo da panico, cause, sintomi e terapie

Andare nel panico, provare ansia o nervosismo è qualcosa che capita a tutti ogni giorno. Gli scienziati ci dicono che il panico è la risposta naturale del nostro cervello ad una minaccia esterna o allo stress quando entra in modalità “attacco o fuga”. Ben 10 milioni di Italiani hanno avuto almeno una volta nella vita un attacco di panico. Se invece si considerano più in generale le manifestazioni fisiche frequenti e intense dell’ansia, la percentuale di soggetti che ne ha sofferto arriva al 79% (sondaggio Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico).

Ma che cos’è esattamente un attacco di panico? Quando la paura attanaglia all’improvviso, senza un motivo apparente, e scatta una reazione fisica a quella paura, si parla di attacco di panico. Avere uno o due attacchi di panico nel corso della vita è piuttosto normale e una buona dose di panico può persino far bene, occasionalmente. Di solito, episodi di questo genere sono sporadici e spariscono da soli. Ma se gli attacchi si ripetono senza motivo, o iniziano ad interferire con la nostra routine quotidiana, modificando il nostro stile di vita, è probabile che si tratti di disturbo da panico.

Il disturbo da panico

Il disturbo da panico è un tipo di disturbo dell’ansia per cui la persona sperimenta improvvisi e ricorrenti attacchi di panico. La maggior parte delle volte si verificano senza un motivo apparente e non seguono alcuno schema.

Sebbene non ci sia un’unica causa per il disturbo da panico, vari studi hanno dimostrato che può essere ereditario o frutto di un certo tipo di vissuto.

  • Genetica: qualcosa nel funzionamento del cervello potrebbe rendere una persona più sensibile alla paura di trasmettere il disturbo ai propri figli;
  • Ambiente ed esposizione: se un bambino vive in una casa in cui uno o entrambi i genitori sono costantemente in ansia o vanno nel panico per qualsiasi cosa, ci sono molte probabilità che il bambino cresca mostrando simili paure.

Avere qualche attacco di panico non significa necessariamente soffrire di disturbo da panico. Nel caso in cui gli attacchi iniziano ad interferire significativamente con la nostra vita, è però fondamentale cercare un terapeuta e iniziare una terapia.

Perché si ha un attacco di panico?

Al di là della genetica e dell’ambiente, ci sono altri fattori che possono rendere un individuo più soggetto agli attacchi di panico, ad esempio:

Nonostante i numerosi studi, non si è ancora riuscito a stabilire perché il corpo reagisce con un attacco di panico quando non c’è un pericolo o un motivo reale per sentirsi minacciati.

Non è raro che le persone che soffrono di attacchi di panico cerchino di ridurre i sintomi ricorrendo ad alcol e droghe. Anche se l’uso di queste sostanze può fornire un sollievo temporaneo, non si tratta comunque di una soluzione a lungo termine; anzi, a lungo andare i sintomi peggiorano. Questo potrebbe poi portare ad una grave dipendenza da droghe e alcol.

Non c’è modo di prevedere un attacco di panico, specialmente quando sono ricorrenti e non sono causati da eventi significativi. Questa imprevedibilità è forse l’aspetto peggiore di questo disturbo e può aggravare ulteriormente la paura e l’ansia che già si provano. In alcuni casi, le persone sono terrorizzate a tal punto dall’idea di avere un attacco di panico, che iniziano ad evitare luoghi, persone e situazioni che potrebbero scatenarlo.

Per esempio, se a qualcuno è capitato un attacco di panico mentre era alla guida, potrebbe decidere di non mettersi mai più al volante per evitare che si ripeta. Incidenti simili possono portare a manifestare altre fobie e disturbi psicotici.

Sintomi di un attacco di panico

A volte i sintomi di un attacco di panico si possono scambiare per quelli di un infarto. Qui di seguito elenchiamo i più comuni:

  • dolore costrittivo e oppressivo al torace;
  • nausea;
  • formicolii e torpore;
  • fiato corto o problemi respiratori;
  • brividi freddi o vampate di calore;
  • tachicardia.

È molto comune e del tutto comprensibile sentirsi impotenti, privati del controllo mentre si ha un attacco di panico. Un attacco dura solitamente dai 5 ai 10 minuti, con i sintomi che culminano approssimativamente al decimo minuto per poi diminuire. Gli effetti successivi, tuttavia, possono durare per diverse ore; una volta che l’attacco di panico regredisce, il corpo rimane stremato. Gli effetti che seguono l’attacco di panico sono:

Anche se potrà non sembrarci così al momento, dobbiamo sforzarci di ricordare che gli attacchi di panico non sono mortali. Non possono ucciderci. Detto ciò, in caso di attacchi ricorrenti o di disturbo da panico, si consiglia di iniziare una terapia appena possibile, prima che la nostra salute fisica e mentale ne venga compromessa.

Se non si cura adeguatamente il disturbo da panico, i sintomi possono peggiorare e può manifestarsi l’agorafobia, ovvero la paura di trovarsi al di fuori delle mura domestiche, di restare intrappolati in un luogo chiuso o di trovarsi in una situazione da cui non si può scappare. Questo tipo di disturbo può inficiare notevolmente la qualità della nostra vita, ed ecco perché è fondamentale cercare aiuto quando gli attacchi di panico sono ricorrenti. Con un adeguato percorso terapeutico, solitamente un mix di farmaci e psicoterapia, si possono curare gli attacchi, eliminarne i sintomi, e riappropriarsi della propria vita.

Diagnosticare gli attacchi di panico / disturbo da panico

Per curare gli attacchi di panico o il disturbo da panico, il primo passo è parlarne con il nostro medico di base. L’auto-diagnosi (soprattutto tramite quiz online) non è mai una buona idea. La diagnosi di qualsiasi problema medico dovrebbe sempre essere eseguita da professionisti. Una volta affrontato l’argomento, il dottore procederà nei seguenti modi:

  • ci farà una visita accurata;
  • ci prescriverà degli esami del sangue;
  • valuterà la nostra situazione con uno psicologo.

In questo modo, sarà in grado di escludere una possibile causa fisica del problema (come problemi cardiaci o alla tiroide, che hanno sintomi simili a quelli dell’attacco di panico). La diagnosi sarà inoltre in grado di accertare se soffriamo di attacchi di panico, disturbo da panico, o altri disturbi mentali. L’onestà da parte nostra è fondamentale per ricevere una diagnosi corretta e accurata.

Avere attacchi di panico non significa necessariamente che si arriverà a soffrire di disturbo da panico. La diagnosi del disturbo da panico si basa su criteri specifici riportati nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-05), che sono:

  • Attacchi di panico frequenti
  • In seguito a un attacco di panico, la vita del soggetto inizia a cambiare per almeno un mese o più, perché inizia ad avere una paura costante di averne un altro, di morire o di perdere il controllo. Questa paura lo porta a modificare il suo comportamento e/o la sua routine quotidiana per evitare di scatenare un nuovo attacco.
  • Gli attacchi di panico non sono causati dall’abuso di sostanze o da altre patologie fisiche e mentali.

Gli attacchi di panico andrebbero sempre curati, anche quando non sono così ricorrenti: ignorarli può portare ad un aggravarsi dei sintomi o allo svilupparsi del disturbo da panico. In casi estremi, in base alla salute mentale della persona, attacchi frequenti possono portare a depressione e isolamento, perché si iniziano ad evitare situazioni sociali di qualsiasi tipo, per poi rifiutarsi del tutto di uscire di casa. Se la depressione e l’ansia peggiorano, possono addirittura sfociare in pensieri suicidi o abuso di sostanze.

Possibili terapie

La terapia consigliata e più efficace per gli attacchi di panico e il disturbo da panico è un mix di:

  • Psicoterapia:

Vari tipi di terapia della parola possono aiutare la persona ad affrontare le sue paure e le sue fobie, oltre che a fornirgli gli strumenti necessari per fronteggiare un attacco di panico. La terapia cognitivo-comportamentale in particolare riesce ad eliminare gli aspetti minacciosi dell’attacco, ricreando l’esperienza in maniera sicura. Dopo varie sessioni, la persona impara a non averne più paura; lo scopo ultimo è di permettere all’individuo di dominare l’attacco di panico, e non di farsi dominare. Una volta arrivato a quel punto, la persona dovrebbe essere in grado di tornare alla sua vita di sempre.

  • Farmaci:

Alcuni tipi di sedativi possono aiutare a ridurre e gestire i sintomi degli attacchi di panico. Il medico determinerà attraverso alcuni tentativi quali sono i farmaci giusti e qual è la combinazione più efficace per ciascun paziente. Alcuni medicinali, come le benzodiazepine, offrono soltanto soluzioni a breve termine, in quanto possono creare dipendenza, soprattutto se la persona ha una storia di dipendenza o abuso di sostanze.

Come con ogni percorso terapeutico o medicinale, ci vorrà del tempo per vedere i risultati. Solitamente, i sintomi iniziano a diminuire dopo qualche settimana, ma ci vogliono mesi affinché gli attacchi di panico scompaiono del tutto o si riducano drasticamente. Diversi medici consigliano di programmare delle sedute di controllo anche una volta guariti, per essere sicuri che sia tutto regolare. Se ci rendiamo conto che ci sta per capitare di nuovo un attacco di panico, non dobbiamo disperare o avere paura: torniamo dal nostro terapeuta ed esploriamo ulteriori alternative.

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Gabriella Piana

Specializzata in psicoterapia sistemico-relazionale, si occupadi supporto psicologico e psicoterapia individuale, di coppia e familiare.

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