Stalking: come riconoscere e fermare i comportamenti persecutori dello Stalker

Cos'è lo Stalking? Chi è lo Stalker e come Agisce?

stalking vittima di stalking che viene seguita

Lo stalking è un fenomeno in crescita che colpisce milioni di persone, e in particolare le donne. Secondo i dati Istat, circa il 21,5% delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni (circa 2 milioni 151 mila) ha subito comportamenti persecutori da parte di un ex partner nel corso della propria vita. Se si considerano le donne che hanno subito ripetuti atti persecutori, questa percentuale sale al 15,3%. Questi numeri evidenziano l’ampiezza del problema e l’urgenza di un intervento mirato per tutelare le vittime e prevenire il crimine.

Chi è lo Stalker e come agisce?

Lo stalker è colui che, non avendo accettato la fine di una relazione sentimentale, mette in atto una serie di comportamenti persecutori finalizzati a tenere sotto controllo la vittima. Secondo i dati dell’Istat, questi atteggiamenti sono spesso messi in atto da ex partner, ma non esclusivamente. L’obiettivo dello stalker è creare un’ansia costante, generare paura e stress, e, in molti casi, portare la vittima a un cambiamento radicale della propria qualità della vita.

Il comportamento dello stalker si caratterizza per la persistenza e l’ossessione. A differenza di una persona che è semplicemente innamorata, lo stalker è animato da un’ossessione patologica che può, nei casi estremi, sfociare in violenza fisica o addirittura in omicidio. Il pensiero dominante dello stalker è spesso il seguente: “o con me o con nessun altro”. Questo pensiero può portare a un’escalation pericolosa, rendendo il fenomeno ancora più grave.

Come si manifesta lo Stalking?

Lo stalking si manifesta in vari modi, a seconda delle intenzioni e del comportamento dello stalker. I principali comportamenti persecutori includono:

  • Invio di lettere, messaggi, email e post sui social media: lo stalker cerca di mantenere una connessione forzata, tentando di “comunicare” con la vittima in modo invasivo.
  • Telefonate indesiderate: chiamate ripetute, a volte minatorie, che disturbano la vittima.
  • Aggressioni verbali o fisiche: insulti, minacce o vere e proprie aggressioni possono essere parte di un comportamento persecutorio.
  • Danneggiamento di proprietà: atti vandalici nei confronti degli oggetti appartenenti alla vittima o dei suoi beni materiali.
  • Diffamazione e calunnia: il molestatore cerca di minare la reputazione della vittima, ad esempio, diffondendo voci false sul posto di lavoro.

Questi atti costituiscono un attacco continuo alla psiche della vittima, che si trova a dover affrontare un cambiamento profondo della propria vita quotidiana, fatta di ansia, stress e paura.

immagine che sta ad indicare una persona che spia come uno stalker

Obiettivi dello Stalker

Lo stalker ha come obiettivo primario quello di attirare l’attenzione della vittima, cercando in qualche modo di manipolarla o cambiarne il comportamento. L’intento è spesso quello di ristabilire una relazione, di vendicarsi o semplicemente di imporre la propria presenza nella vita dell’altro, anche se ciò avviene contro la volontà della vittima.

Classificazione degli Stalker

Secondo Mullen e altri ricercatori (1999), è possibile classificare gli stalker in base alle loro motivazioni. Le principali tipologie includono:

  • Il “rifiutato”: individui che non accettano la fine di una relazione sentimentale e sono disposti a tutto per ripristinarla.
  • Il “rancoroso”: persone che provano risentimento verso la vittima, credendo di aver subito un torto. Questi stalker sono comuni in contesti lavorativi, dove potrebbero cercare giustizia dopo un licenziamento o un altro tipo di pregiudizio percepito.
  • L'”inadeguato”: individui che, in modo disperato, cercano di corteggiare qualcuno, ma quando il loro interesse non viene ricambiato, diventano assillanti.
  • Il “predatore”: stalker che, con l’intenzione di conquistare la vittima, mettono in atto strategie manipolative e, nei casi estremi, arrivano a commettere atti di violenza sessuale.
  • In cerca di intimità: persone che agiscono in modo ossessivo, cercando di instaurare una relazione affettiva con qualcuno di cui sono innamorati, ma che non ha reciprocato il sentimento.

Le diverse forme di Stalking

Lo stalking può manifestarsi in diverse forme, a seconda dei mezzi e delle tecniche utilizzate dal molestatore:

  • Stalking fisico: il molestatore segue fisicamente la vittima, presentandosi in luoghi dove si trova o cercando di entrare in contatto fisico.
  • Stalking virtuale: l’abuso avviene tramite internet, attraverso social media, email o messaggi, e include anche attività come la creazione di profili falsi per monitorare le azioni della vittima o inviare messaggi minatori.
  • Stalking telefonico: si manifesta attraverso chiamate indesiderate e persistenti, che possono includere minacce o insulti.
  • Stalking emotivo: coinvolge manipolazioni psicologiche, minacce velate e giochi mentali che hanno l’obiettivo di instillare paura e ansia nella vittima.
persona che controlla dalla finestra vittima di stalking

Il Contrasto allo Stalking: L’importanza della Consapevolezza

Lo stalking è un crimine che può colpire chiunque, e la vittima non è mai da sola. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sul fenomeno dello stalking, in modo che le vittime possano riconoscere i segnali precoci e chiedere aiuto. Ogni forma di stalking va presa sul serio, in quanto può evolversi rapidamente in atti di violenza grave. La protezione delle vittime e la prevenzione dei comportamenti persecutori sono essenziali per combattere efficacemente questo fenomeno.

persona al pc che sta ad indicare il cyberstalking

Cyberstalking: le minacce nascoste nelle relazioni digitali

Il cyberstalking è una forma di stalking che avviene online, attraverso l’uso di internet e social media. In un’era sempre più digitale, le relazioni “in rete” possono diventare pericolose quando un ex partner o un malintenzionato utilizza piattaforme digitali per perseguitare la vittima. Il cyberstalking può manifestarsi in comportamenti come messaggi minatori, creazione di profili falsi, diffamazione online e controllo ossessivo delle attività della vittima sui social. Questo tipo di stalking invade la privacy e può causare gravi danni psicologici, portando le vittime a vivere costantemente nel timore e nell’ansia. La protezione online è fondamentale per prevenire e contrastare questo fenomeno crescente.

Conclusione

In conclusione, è fondamentale ricordare che lo stalking è un reato grave e che chiunque ne sia vittima ha il diritto di proteggersi. Non bisogna mai avere paura di denunciare comportamenti persecutori, che siano fisici, virtuali o emotivi. Denunciare è il primo passo per fermare l’abuso e tutelare la propria sicurezza e benessere. Se vi riconoscete come vittime di stalking, è importante agire prontamente. Potete consultare il sito www.1522.eu, un servizio nazionale di supporto alle vittime di violenza e stalking, per ricevere informazioni, assistenza e orientamento. Non siete soli, e c’è sempre aiuto disponibile.

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Ida Campanella

Psicologa, Piscodiagnostica ed Esperta in scienze delle Persecuzioni. La dottoressa si occupa di adulti, disagio adolescenziale, disabilità, genitorialità e devianza.

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