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Il senso di colpa è un sentimento del tutto naturale e positivo, che tutti prima o poi vivono nella loro vita, spesso anche nel rapporto quotidiano con gli altri. In linea generale si presenta come sentimento correlato alla socialità, in quanto in molti casi ci si sente in colpa per aver causato disagio in altre persone, o perché ci si vede inadeguati in qualche cosa valutandosi “con gli occhi dell’altro”.
Il senso di colpa è un sentimento del tutto naturale e positivo, che tutti prima o poi vivono nella loro vita, spesso anche nel rapporto quotidiano con gli altri. In linea generale si presenta come sentimento correlato alla socialità, in quanto in molti casi ci si sente in colpa per aver causato disagio in altre persone, o perché ci si vede inadeguati in qualche cosa valutandosi “con gli occhi dell’altro”.
Cosa si intende con senso di colpa
Più o meno tutti conoscono il senso di colpa, è quel sentimento che nasce nel momento in cui si comprende di aver contravvenuto una regola, di aver deluso le aspettative altrui, di non aver svolto ciò che avremmo dovuto o anche di aver fatto soffrire qualcuno a causa delle nostre azioni. In sé è un sentimento positivo: ripensando alle azioni della giornata la nostra coscienza ci segnala che abbiamo fatto qualche “errore”. La maggior parte delle persone ragionano infatti secondo una precisa dicotomia di giusto/sbagliato: quando si compie un’azione sbagliata ci si sente in colpa; questo ci permette di valutare la situazione a freddo e di cercare un modo per porre rimedio all’errore che abbiamo commesso.
Quando il senso di colpa è patologico
Ci sono varie situazioni in cui il senso di colpa non è più sano e del tutto naturale, ma acquisisce delle connotazioni del tutto negative e limitanti. In questi casi il senso di colpa si considera patologico, sarà necessario poi valutare caso per caso quali interventi o strategie porre in atto per limitare i danni di questo tipo di senso di colpa. Uno dei principali motivi per cui il senso di colpa si presenta in modo non naturale è quando in effetti chi lo prova non ha fatto nulla che dovrebbe farlo sentire in colpa, ma immagina che le persone con cui è stata in relazione si aspettassero qualcosa da lei. Ad esempio ci sono soggetti che si sentono in colpa perché hanno rifiutato un invito, o anche perché hanno deciso di andare in vacanza mentre amici e parenti erano al lavoro (solo per fare degli esempi corrispondenti al vissuto quotidiano di ognuno). In queste situazioni il senso di colpa insorge perché si ritiene che i propri comportamenti siano stati scorretti, quando in realtà si ha mantenuto un comportamento del tutto consono alla situazione.
Situazioni in cui il senso di colpa diviene patologico
Il senso di colpa diviene una sensazione patologica quando non ha motivo di nascere, quindi quando la nostra coscienza richiama la nostra attenzione su un evento nel corso del quale in realtà abbiamo avuto un comportamento adatto, senza ferire nessuno o causare dolore ad altri. Le motivazioni per l’insorgenza del senso di colpa in questi casi possono risiedere nella depressione: il soggetto si sente costantemente inadatto in quanto ritiene di non essere adeguato ad affrontare le normali questioni e gli ostacoli che si incontrano nella vita. Anche chi soffre del desiderio di onnipotenza spesso si sente in colpa per questioni per le quali non era stato chiamato in causa; è questo il caso di chi ritiene di doversi preoccupare di chiunque, di qualsiasi problema si sviluppi nel rapporto di coppia o familiare. Questi soggetti non delegano mai gli altri, neppure il partner o i colleghi di lavoro, facendosi carico di impegni e problematiche propri e degli altri. Si sentono spesso in colpa anche i soggetti ansiosi, che non si sentono mai all’altezza della situazione.
Senso di colpa e tradimento
Il concetto di tradimento racchiude in sé il senso di colpa: dopo aver tradito il partner avendo un’avventura con un’altra persona, o il collega di lavoro avendo rivelato alcuni suoi segreti ad altri, ci si sente in colpa. In questi casi il senso di colpa è un sentimento positivo, che serve a farci comprendere quali possano essere i sentimenti di chi abbiamo tradito e le motivazioni per cui lo abbiamo fatto. Non esiste un modo “corretto” di comportarsi in queste situazioni, né un modo “sbagliato”. Ognuno costruisce le proprie relazioni come meglio crede, ma in linea di massima tradire qualcuno comporta la rottura di un patto, verbale o meno, stipulato con questo soggetto. Sentirsi in colpa dopo un tradimento significa che il legame affettivo verso la persona tradita è ancora reale, conviene quindi concentrarsi sulle possibilità di ricostruire il rapporto, ma anche sulle motivazioni che ci hanno portato al tradimento. Senza di colpa e tradimento approfondimento.
Il senso di colpa traumatico
Una particolare tipologia di senso di colpa è quello che si presenta in persone che hanno subito un trauma, in genere non per loro personale responsabilità, ma a causa del comportamento di altri. In questi casi colui che potremmo indicare con il termine di vittima sente rabbia, vergogna, umiliazione, ma anche il senso di colpa. Questo in genere avviene perché chi è vittima di un qualsiasi sopruso tende a ricercarne le cause, le motivazioni; lo stato traumatico porta in molti casi a biasimare se stessi, considerando il proprio comportamento (quindi come ci si veste, il proprio aspetto, i propri atteggiamenti) come una delle cause del sopruso. Ci sono anche vittime che sopravvivendo a un evento traumatico si sentono in colpa per tutti coloro che non ce l’hanno fatta. Si tratta di sentimenti molto complessi, che nascono in situazioni di forte stimolazione emotiva; per questo motivo riuscire a risolverli non è semplice, a volte impossibile.
Come superare il senso di colpa patologico
Quando il senso di colpa è patologico è importante contattare un terapeuta per chiedere consiglio. Se il passeggero senso di colpa dovuto all’aver “rubato” il parcheggio a qualcuno in attesa prima di noi si risolve semplicemente, chiedendo scusa al soggetto cui abbiamo fatto il “torto”, quando questo sentimento nasce per motivazioni di cui non siamo diretti responsabili la questione diviene più complessa. Prima di tutto perché in realtà non abbiamo causato male, dolore o torti in nessuno, quindi non possiamo chiedere scusa, fare ammenda. Secondariamente perché solo attraverso l’aiuto da parte di un professionista potremo comprendere a fondo quali sono i sentimenti, gli eventi, le sensazioni, che ci hanno portato a sentirci in colpa.