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Pur essendo entrambi disturbi mentali che affliggono la donna dopo il parto, la psicosi post partum e la depressione post partum hanno sintomi differenti che richiedono trattamenti specifici. Entrambi si possono curare con terapia online e medicinali, se affrontati per tempo. La cosa importante è essere consapevoli delle differenze tra questi due disturbi, in modo da ricevere il giusto aiuto. Scopriamo insieme quali sono.
Qual è la differenza tra depressione e psicosi post partum?
I sintomi per eccellenza che caratterizzano la depressione post partum sono tristezza estrema e senso di vuoto, accompagnati da insonnia, stanchezza, perdita o alterazioni dell’appetito, scarsa autostima, ansia e irritabilità. In più, le donne che soffrono di questo disturbo si sentono spesso sopraffatte e non sono in grado di affrontare le responsabilità che la maternità comporta. Questi sintomi solitamente durano per due o più settimane, ma possono protrarsi fino a un anno dalla nascita del bambino, se non prontamente riconosciuti e trattati.
La psicosi post partum invece è molto più grave e di solito si manifesta entro le prime due settimane dal parto. I sintomi includono deliri, false convinzioni, allucinazioni, comportamenti maniacali come iperattività o parlare molto veloce. Questo disturbo necessita di cure mediche immediate, perché può essere altamente pericoloso per la madre e il neonato.
È importante ricordare che la maggior parte delle donne che soffrono di questi disturbi recuperano completamente con un trattamento adeguato.
Che cos’è la depressione post partum?
La DPP è una forma di depressione clinica che si stima riguardi tra il 7% e il 12% delle neo-mamme dopo il parto. È una delle complicazioni più comuni e può causare forte disagio psicologico, sentimenti di disperazione, ansia, esaurimento. Solitamente si sviluppa entro le prime 4 settimane dal parto e può durare mesi o addirittura anni se non curata. Anche se solitamente sono le donne a soffrirne, gli studi dimostrano che si può manifestare anche negli uomini.
Sintomi
Sentimenti di disperazione e impotenza, apatia, insonnia, irritabilità, confusione, e alterazioni dell’appetito sono sintomi comuni della depressione post partum, ma anche sintomi fisici come mal di testa e disturbi della digestione non sono rari. La maggior parte delle donne con DPP si sente sopraffatta dalle responsabilità di essere madre e, di conseguenza, a volte fatica a creare un legame con il neonato a causa di una mancanza di motivazione o di una disconnessione emotiva. Se quello che state leggendo vi suona familiare, contattate al più presto un dottore, un terapeuta o uno psicologo online e raccontategli cosa state provando.
Fattori di rischio
I fattori di rischio includono:
- storia familiare di depressione
- parto difficile
- assenza di un partner
- difficoltà economiche
- mancanza di sostegno da parte della famiglia o del partner
Secondo gli studi, uno dei fattori di rischio più importanti è soffrire di depressione durante la gravidanza.
Che cos’è la psicosi post partum?
La psicosi post partum è un disturbo mentale grave che può manifestarsi in seguito al parto. Gli studi stimano che affligga 1 o 2 donne su 1000. La psicosi è caratterizzata da sbalzi di umore esagerati, confusione, disorientamento, allucinazioni e delirio. Solitamente si sviluppa entro la prima settimana dal parto, ma può comparire anche durante il primo anno di vita del neonato.
Sintomi
I sintomi più comuni della psicosi post partum sono depressione, mania o ipomania. Altri segnali possono essere cambiamenti importanti del ciclo del sonno (insonnia o ipersonnia), difficoltà a concentrarsi, pensieri intrusivi ricorrenti, sovraeccitazione, irrequietezza. In casi estremi, pensieri e comportamenti suicidi possono accompagnare deliri o allucinazioni visive o uditive.
Fattori di rischio
I fattori di rischio che potrebbero aumentare la possibilità della psicosi post partum includono:
- disturbo bipolare o depressione
- precedenti episodi di baby blues
- avere meno di 25 anni
- parto pluri o gemellare
- complicazioni durante la gravidanza, come la preeclampsia
- fattori di stress della vita, come difficoltà finanziarie o problemi col partner
- storia familiare di disturbi mentali
La DPP può trasformarsi in psicosi?
Una delle domande più comuni è se la depressione post partum possa trasformarsi in psicosi post partum. La risposta è no, ma possono manifestarsi insieme. Nella maggior parte dei casi, la DPP si risolve da sola, ma può durare fino a un anno se non trattata. La psicosi post partum richiede trattamento farmacologico e ospedalizzazione per stabilizzare lo stato mentale della madre e garantire la sicurezza sua e del bambino fino a che non si ristabilisce.
Come trattare la psicosi e la depressione post partum
Psicoterapia, antidepressivi e stabilizzatori dell’umore sono i metodi migliori per curare la depressione post partum. Per la psicosi, oltre al ricovero in ospedale, è necessaria una terapia di supporto che includa i membri più stretti della famiglia e l’aiuto di uno psicoterapeuta professionista, specializzato in disturbi della maternità.
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Mattia Furia
Specializzato in Psicoterapia Cognitiva, incentrata sul presente, sulle risorse individuali e sulla possibilità di verificare i progressi compiuti.