La positività tossica è una condizione mentale che ci si autoimpone credendo che basti un atteggiamento positivo per superare facilmente sofferenza e problemi di vario genere. In realtà, soffocare le emozioni difficili non aiuta il processo di guarigione. Eppure è molto diffusa questa tendenza a dire agli altri, soprattutto alle donne, di essere più positivi, di provare a essere più grati per quello che si ha, di trovare il lato positivo e di non perdere tempo a essere arrabbiati. Così facendo, si manda il messaggio, a se stessi e agli altri, che i sentimenti negativi o difficili siano dannosi, ma la verità è che le emozioni non sono mai giuste o sbagliate. Sono tutte valide e importanti allo stesso modo.
Come evitare la positività tossica
Ecco quattro modi per evitare la positività tossica.
Essere genuini
Un esempio concreto di positività tossica è comportarsi da ottimisti avendo un secondo fine. Quando si è eccessivamente positivi per averla vinta con gli amici o influenzare i colleghi al lavoro, quando sfoggiamo un sorriso che non riflette davvero quello che pensiamo, rischiamo di mandare il messaggio sbagliato. Non è un comportamento genuino e quindi ha l’effetto opposto. A differenza di quanto si pensa, compiacere non è la cosa migliore che possiamo fare per gli altri. Essere noi stessi, essere autentici invece lo è. Dobbiamo quindi sforzarci di mostrarci per come siamo davvero e parlare col cuore. Potrebbe non essere quello che l’altro vuole, ma almeno non avremo tradito noi stessi.
Non imbottigliare i propri sentimenti
È impossibile imbottigliare i propri sentimenti per sempre. Prima o poi esploderanno. Possiamo fingere o agire in maniera diversa rispetto a quello che sentiamo, ma sono soluzioni temporanee. Se aspettiamo di trovarci in un contesto sicuro per esprimerli, finiremo inevitabilmente per accumulare tensione e stress fino a sentirci sopraffatti, e poi scoppieremo. C’è una via di mezzo tra comportarsi in modo socialmente appropriato e perdere totalmente il controllo delle nostre reazioni. Esternare i propri bisogni è importante.
Praticare l’accettazione incondizionata di se stessi
Identificare e accettare le proprie emozioni è fondamentale per evitare la positività tossica. Ignorarle non aiuta a ridurre ansia e depressione, al contrario le accentua. Diversi studi hanno dimostrato che chi pratica l’accettazione incondizionata di sé, uno dei fulcri della psicoterapia RET – REBT sviluppata dallo psicologo Albert Ellis, ha molte meno probabilità di cadere in depressione. Accettarsi incondizionatamente significa darsi il permesso di vivere qualunque emozione sorga in noi stessi, senza giudizio, separando le proprie azioni dal proprio valore individuale. In questo modo è più facile riprendersi da fallimenti e feedback negativi.
Concedersi di provare più emozioni in una volta
Non c’è niente di peggio che sentirsi male perché ci si sente male. Quasi sempre siamo noi stessi i nostri peggiori giudici. Se non siamo felici tutto il tempo, quasi sempre ci rimproveriamo e non ci piacciamo. È bene ricordarci che le nostre emozioni non devono avere senso e che ci è permesso sentirci tristi e felici nello stesso momento. Questi due sentimenti non si escludono a vicenda. La maggior parte delle emozioni è multistrato. Possiamo provare dolore, tristezza e sollievo al tempo stesso. Evitiamo il dialogo interiore tossico e troviamo la forza per dirci che va bene provare quello che proviamo, qualunque cosa sia.
In conclusione
In seguito alla pandemia del Covid-19 e all’invasività dei social media, è estremamente difficile rimanere focalizzati su se stessi e non cadere in quel loop autodistruttivo per cui la nostra vita fa schifo mentre quella degli altri è perfetta. La verità è che nessuno è uscito illeso dal 2020. A distanza di un anno dal primo lockdown, c’è molto di cui essere grati, ma anche molto per cui sentirsi nervosi e a disagio. La gratitudine e il dolore possono coesistere. Non c’è alcun bisogno di indorare le nostre emozioni più difficili per renderle accettabili. Mascherare i nostri veri sentimenti con la positività tossica non solo fa arrivare il messaggio sbagliato a chi ci sta intorno, ma danneggia anche la nostra salute mentale.
Se facciamo fatica a essere onesti con noi stessi e a comunicare le nostre emozioni in modo genuino, dovremmo valutare l’idea di parlare con un terapeuta online. È un’opzione pratica e flessibile che ci può rimettere in carreggiata oggi stesso.
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Gabriella Piana
Specializzata in psicoterapia sistemico-relazionale, si occupa di supporto psicologico e psicoterapia individuale, di coppia e familiare.