Indice
È risaputo che il nostro stato mentale influenza quello fisico, e coltivare consapevolmente un approccio positivo alla vita non è diverso. Diventare ottimisti non è sempre facile, ma ci sono molte valide ragioni per cui dovremmo provare a farlo.
I benefici dell’ottimismo
Quando si guarda al futuro con ottimismo, è più facile apprezzare il presente e aumentare le probabilità di vivere più a lungo: chi adotta un approccio positivo tende ad avere meno problemi di salute e molti benefici, tra cui pressione sanguigna più bassa, livelli inferiori di grassi nel sangue e un peso corporeo nella norma. Inoltre, secondo gli esperti, le persone ottimiste hanno il 50% di probabilità in meno di contrarre una qualsiasi patologia legata all’apparato cardiovascolare. Alcuni studi hanno anche dimostrato come essere positivi sia un aiuto impareggiabile per chi soffre di malattie croniche.
Nonostante i benefici siano evidenti, diventare ottimisti può essere difficile. È molto più facile considerare sempre il peggior scenario possibile e lamentarsi in ogni situazione. Ma cosa accadrebbe se riuscissimo a cambiare questo modo di pensare per un giorno? Proviamo a immaginare noi stessi nel futuro, in maniera positiva, per 5 minuti al giorno: questo semplice esercizio è in grado di aumentare notevolmente il nostro livello di ottimismo dopo un solo giorno e ancor di più dopo due settimane di pratica.
Cinque modi per diventare ottimisti
Ci sono anche altri modi per abituarsi a diventare ottimisti e prefiggersi come obiettivo l’essere più felici, soddisfatti e rilassati giorno per giorno, a prescindere da quello che accade al lavoro o nella vita privata. Scopriamone cinque.
Identificare e riflettere su un evento positivo ogni giorno
Possiamo farlo mentalmente, annotandolo da qualche parte, o parlandone con gli amici. Una volta presa la mano, potremmo provare a promuovere questa sana abitudine tenendo un diario della gratitudine da compilare giornalmente.
Identificare un nostro punto di forza
Piuttosto che concentrarci sulle nostre mancanze o su quello che è andato storto durante la giornata, proviamo a considerare i nostri punti di forza e il modo in cui li sfruttiamo. Potrebbe trattarsi di un talento nascosto, della nostra competenza in un determinato ambito, o di un tratto speciale del nostro carattere.
Prefissarsi un obiettivo e prendere nota dei progressi
Niente riesce a gettare una persona nello sconforto quanto il mancato raggiungimento di un obiettivo. Per iniziare a sentirci più sicuri di noi stessi e diventare ottimisti, prefiggiamoci degli obiettivi fattibili (ad esempio dei micro-obiettivi) e festeggiamo tutti i piccoli progressi che facciamo lungo il percorso per portarli a termine.
Considerare le situazioni stressanti come opportunità
C’è un famoso detto che recita: “Chiusa una porta, si apre un portone.” È piuttosto semplice, ma rielaborare un evento negativo considerandolo un’opportunità è il modo migliore per ricordarci che c’è sempre un lato positivo, anche nelle situazioni più difficili. Ad esempio, se ci capita di sbagliare strada, non arrabbiamoci. Piuttosto, godiamoci il nuovo itinerario: grazie a questo inaspettato cambio di rotta, potremo conoscere posti nuovi e fare esperienze che altrimenti non avremmo mai considerato.
Praticare la Mindfulness
Riuscire a concentrarsi sul qui e ora, piuttosto che sul passato o sul futuro, contribuisce a farci diventare ottimisti e ci prepara a scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno. Riconosciamo consapevolmente l’esistenza di tutti quei piccoli momenti positivi che troppo spesso ignoriamo e impariamo ad apprezzarli.
Mettere in pratica l’ottimismo
Cambiare non è mai facile, ma dedicare ogni giorno una parte del nostro tempo a ricalibrare il nostro modo di pensare ha un impatto molto positivo sul lungo termine. Apportare dei cambiamenti alla nostra routine o ai nostri schemi mentali, per quanto piccoli essi siano, riuscirà a renderci persone più ottimiste.
Hai bisogno di supporto specifico sul tema affrontato in questo articolo? Scarica subito l'App di Cozily!
Giuseppina Ribaudo
Specialista Sistemico-Relazionale, qualificata all’uso di EMDR. Terapia individuale, di coppia e familiare.