L‘ansia e lo stress sono in grado di rovinare qualsiasi ambito della nostra vita, compreso quello lavorativo. In questo contesto, impattano negativamente non solo su produttività, concentrazione e relazioni con colleghi e clienti, ma anche sulla salute, sia fisica che mentale. Oltre all’abbassamento delle difese immunitarie, possono infatti causare diverse patologie tra cui: malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, ipertensione arteriosa, disturbi dell’alimentazione, burnout, insonnia, depressione.
Ansia da lavoro: che cos’è?
Quando si soffre di ansia da lavoro si è soggetti a stress, disagio e nervosismo per svariate cause legate al contesto lavorativo. Si prova ansia all’idea di perdere il lavoro, di non rendere abbastanza o di interagire con i colleghi. Secondo la ricerca “The Workforce View 2020 – Volume Uno” realizzata da ADP, un italiano su due vive una situazione di stress lavorativo almeno una volta a settimana, spesso per due o tre giorni. Se è vero che un po’ di eustress può aiutarci a aumentare la concentrazione e migliorare la performance, il troppo stress può diminuire notevolmente la qualità della nostra vita, non solo in ufficio.
Cause
Molte situazioni possono contribuire allo sviluppo dell’ansia da lavoro: conflitti con il capo, bullismo da parte dei colleghi, instabilità lavorativa, scadenze impossibili da rispettare, mancanza di indicazioni o indicazioni ambigue in merito alle attività da svolgere. Molti credono che l’ansia sia di un solo tipo, ma in realtà ce ne sono diversi. Imparare a riconoscerli può aiutarci a gestirla al meglio.
Ansia generalizzata
Il disturbo d’ansia generalizzata è caratterizzato dalla sensazione generica che qualcosa andrà storto. Non ci sono però ragioni effettive che la giustifichino.
Ansia da performance
L’ansia da performance è molto più specifica: ci si preoccupa di non essere in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro o che il proprio rendimento non sia adeguato.
Sindrome dell’impostore
La sindrome dell’impostore è caratterizzata dalla paura irrazionale di non essere abbastanza bravi per la propria posizione lavorativa. È molto comune tra le persone diligenti e meritevoli, che faticano ad accettare il loro successo. Di solito è causata da scarsa autostima o bullismo.
Ansia da urgenza
Sentirsi sotto pressione quando si hanno troppi incarichi da svolgere in troppo poco tempo è un altro tipo di ansia da lavoro. Può essere causata dal nostro capo, che ci fa richieste assurde, ma anche da noi stessi, che ci sentiamo in dovere di fare l’impossibile.
Ansia sociale
Il disturbo dell’ansia sociale, noto anche come fobia sociale, è caratterizzato dalla paura delle situazioni sociali di qualsiasi tipo, come intervenire durante una riunione, incontrare un nuovo cliente o semplicemente stare in mezzo ai colleghi.
Consigli per gestire l’ansia da lavoro
L’ansia da lavoro è assolutamente gestibile. Proviamo a seguire i seguenti consigli per diventare più efficienti e raggiungere un buon equilibrio tra vita privata e lavoro.
Parlarne con un collega fidato
A volte basta semplicemente confidare a qualcuno come ci sentiamo per sentirci meno stressati. Se decidiamo di farlo con un collega, assicuriamoci che sia una persona fidata, in modo che non usi le nostre parole contro di noi. Detto questo, un collega è la persona più adatta a comprenderci, perché vive nel nostro stesso ambiente lavorativo e ne conosce perfettamente le dinamiche. I suoi consigli potrebbero aiutarci a vedere la nostra situazione sotto un altro punto di vista.
Parlarne con il nostro responsabile
Partendo dal presupposto che il nostro responsabile non sia la causa della nostra ansia, potremmo provare a parlare con lui dello stress che stiamo vivendo. Se siamo vittime di bullismo o qualcuno si comporta in modo inappropriato o scorretto con noi, ad esempio sabotandoci, il nostro capo potrebbe aiutarci. Se invece è lui la causa del nostro disagio, è meglio discuterne con qualcuno delle risorse umane.
Pianificare le nostre attività con un task manager
Se invece l’ansia è causata dal troppo lavoro o dall’incapacità di gestirlo, un task manager potrebbe essere quello che ci serve. Questo tipo di software serve a gestire le attività giornaliere e settimanali, aiutandoci a risparmiare tempo e a incrementare la nostra produttività. Distribuendole in maniera più efficiente, riusciremo a smarcarne molte di più e eviteremo di riempirci le giornate di compiti che dovremo poi rimandare perché non abbiamo tempo sufficiente per svolgerli.
Definire scadenze realistiche
A chi non è mai capitato di dire al capo o al cliente di essere perfettamente in grado di completare un progetto per una certa data, salvo poi accorgersi in corso d’opera di aver completamente sottovalutato la portata e le difficoltà del progetto stesso? Sentire di non avere abbastanza tempo per portare a termine un’attività (ed esserne soddisfatti) può creare moltissima ansia da lavoro. Cerchiamo di evitare di ritrovarci in questa situazione impostando delle scadenze realistiche. Valutiamo bene il tipo di progetto e consideriamo del tempo extra per gli imprevisti. Non dobbiamo avere timore di essere onesti o di deludere il capo o il cliente.
Prendersi un giorno per la propria salute mentale
Prendersi un giorno di ferie ogni tot da dedicare alla propria salute mentale è un ottimo modo per ridurre l’ansia da lavoro, aumentando la nostra concentrazione e la nostra produttività. Impieghiamolo per fare qualcosa che ci faccia stare bene e ci rilassi, non per rimetterci in pari con i lavori di casa (o col lavoro!!!)
Parlarne con un terapeuta
Un terapeuta professionale può essere una valida risorsa per gestire la nostra ansia da lavoro, soprattutto se non abbiamo un collega o un amico fidato con cui parlarne. Uno psicologo esperto può determinare se i fattori scatenanti della nostra ansia sono normali o se è necessario un cambiamento drastico – magari cambiare lavoro. La maggior parte delle volte l’ansia è gestibile, soprattutto dopo aver imparato delle valide strategie di adattamento.
Il primo passo per liberarsi dell’ansia da lavoro è ammettere di averla. Cerchiamo poi di individuarne la causa e proviamo a risolverla, se non da soli, con l’aiuto di un terapeuta. Con Cozily possiamo trovarne uno adatto alle nostre esigenze con un semplice clic.
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Laura Rainoldi
Specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica finalizzata a gestire le reazioni emotive, sostenere l'autostima e regolare il funzionamento relazionale.